La penultima serata del Trapani Film Festival ha visto tra gli ospiti Dimartino che, sul palco del De Core Podcast, ha ricevuto da Sara Baccarini il riconoscimento che lo premia come rappresentante del territorio. Tornato a vivere in Sicilia da pochi mesi, il cantautore ha chiacchierato con Alessandro Pieravanti e Danilo da Fiumicino proprio dei suoi esordi musicali, contraddistinti dal contesto del traghetto.
«I primi anni – racconta – sono caratterizzati dai tour sui traghetti. Prendevamo questa nave. Quando Lele Vannoli aveva il locale a Roma, partivamo da vicino Palermo e prendevamo la nave più economica. Il viaggio era sempre per mare. Devo dire che sui traghetti si possono scrivere tante cose, danno tanti stimoli».
Originario di Palermo, della sua città Dimartino dice che è «ricca di immagini». «Ricordo Letizia Battaglia – precisa – perché quando ero piccolo l’ho vista fotografare. Questa immagine è stata una guida, uno stimolo per fare cose. Ha raccontato Palermo e la ritraeva nel modo più crudo possibile. Erano gli anni ’80 e credo che, per qualsiasi siciliano, c’è sempre voglia di fare meglio e di riscatto rispetto a quegli anni».
Abbandonata Milano perché «cara», Dimartino precisa poi il vero motivo dietro questo suo ritorno in patria. «Penso che il siciliano sia come le tartarughe che tornano a fare le uova a Lampedusa. – dichiara – Noi siciliani abbiamo un GPS: giriamo il mondo, ma poi torniamo sempre a casa».
La conversazione si sposta poi sul cinema, da sempre fonte di ispirazione per l’artista. «Nella mia vita è stato fondamentale e lo è tuttora. – commenta – È un’arte che crea un’osmosi con l’artista. Amo Antonioni e Fellini perché mi davano un’idea di realtà che la realtà non mi dava».
E qual è, per Dimartino, il film de core? «Ne ho diversi. – risponde ad Alessandro e Danilo – Sicuramente Nuovo Cinema Paradiso. Quando è uscito l’ho visto al cinema e mi ha ricordato tantissimo della mia infanzia. Nella mia adolescenza è stato un film importante. Il cinema e bello: può uscire un film il prossimo anno e ti cambia la vita, anche se ancora non lo sai».
Infine un commento su Trapani: «Mia figlia è nata a Trapani. – chiosa – Sono molto legato a questi paesaggi e al suo centro storico. Se sei un uomo di mare, Trapani è la scelta giusta».
Foto di Simone Nicotra